ΠΙΕΡ ΠΑΟΛΟ ΠΑΖΟΛΙΝΙ
Ξυπνώ με τα βλέφαρα να καίνε
Τα πρώτα χρόνια θολά στα γένεια
που μεγάλωσαν στον ύπνο, την αδυ
νατισμένη σάρκα, παίρνουν μορφή με το φως
περεχυμένο στα στεγνά μου μάτια. Τελειώνω έτσι μέσα στην σκοτεινή φωτιά
μιας νεότητας ταραγμένης απ΄την αιωνιότητα· έτσι καίγομαι, είναι άχρηστο
-σκέφτομαι-
νάναι αλλοιώτικα, να βάλεις
όρια στην
αταξία: με σέρνει
πάντα πιο
φθαρμένο, μ΄ένα πρόσωπο στεγνό
προς την ηλικία
του μωρού, σε μια
ήσυχη και
παράλογη τάξη, το βάρος της
μέρας μου
χαμένο σε σιωπηλές ώρες
ευθυμίας, σε σιωπηλές
στιγμές τρόμου...
μτφ: ν.κ.
: “Mi
alzo con le palpebre infuocate” di Pier Paolo Pasolini
Mi alzo con le palpebre
infuocate.
La fanciullezza smorta nella barba
cresciuta nel sonno, nella carne
smagrita, si fissa con la luce
fusa nei miei occhi riarsi.
Finisco così nel buio incendio
di una giovinezza frastornata
La fanciullezza smorta nella barba
cresciuta nel sonno, nella carne
smagrita, si fissa con la luce
fusa nei miei occhi riarsi.
Finisco così nel buio incendio
di una giovinezza frastornata
dall’eternità; così mi brucio,
è inutile
– pensando – essere altrimenti, imporre
limiti al disordine: mi trascina
sempre più frusto, con un viso secco
nella sua infanzia, verso un quieto e folle
ordine, il peso del mio giorno perso
in mute ore di gaiezza, in muti
istanti di terrore…
– pensando – essere altrimenti, imporre
limiti al disordine: mi trascina
sempre più frusto, con un viso secco
nella sua infanzia, verso un quieto e folle
ordine, il peso del mio giorno perso
in mute ore di gaiezza, in muti
istanti di terrore…
da Poesie, compare
nella sezione delle “poesie inedite” degli anni 1950-1951